# TUNISE-SECRET : CLONI DEI CYBER-COLLABOS TUNISINI PER DESTABILIZZARE L’ALGERIA

La Tunisia esporta i suoi terroristi in Siria e i suoi cyber-collabos in Algeria. E’ quanto rivela Luc MICHEL nell’articolo qui sotto che è stato pubblicato il 13 marzo scorso in cameroonvoice.com, col titolo “Verso un nuovo colpo di mano occidentale in Algeria?”…

 

Tunisie-Secret (15 marzo 2013)

Versione italiana: OSSIN

PCN-SPO / 2011 07 11 /

 

La Tunisia esporta i suoi terroristi in Siria e i suoi cyber-collabos in Algeria. E’ quanto rivela Luc Michel nell’articolo qui sotto che è stato pubblicato il 13 marzo scorso in cameroonvoice.com, col titolo “Verso un nuovo colpo di mano occidentale in Algeria?”. Il coinvolgimento di Ghannouci e Marzouki (1) nella esportazione della jihad in Siria non è più un segreto per nessuno.

 

Ciò che è meno chiaro, però, è che la Tunisia è diventata la capitale dei cyber-collabos che, secondo una agenda USA, lavorano per distruggere gli ultimi Stati arabi ancora gelosi della propria indipendenza.  Da più di un anno, molti giovani attivisti tunisini, che sono stati formati e formattati per distruggere il loro paese, oltre che la Libia, l’Egitto e la Siria, hanno capito di essere stati vittime di un lavaggio del cervello e di manipolazione. Si sono ritirati e non collaborano più con quelli che li hanno abbindolati.

 

Altri, una minoranza conosciuta da tutti, si ostinano nel tradimento e nel mercenariato.  Il declino della Tunisia, le migliaia di morti in Libia e in Siria non è loro bastata. Essi continuano il loro sporco lavoro mobilitandosi contro l’Algeria. Denunciarli è diventato un dovere nazionale perché non si tratta più di giovani strumentalizzati a loro insaputa, ma oramai di veri e propri traditori e criminali venduti alle grandi potenze.

 

… « LUC MICHEL , CHE TRACCIA  L’ORIGINE DEL CYBER-COLLABORAZIONISMO CITANDO LE PSEUDO ONG USA, SOPRATTUTTO FREEDOM HOUSE E OTPOR »

 

Di qui l’interesse a diffondere questo articolo di Luc Michel , che traccia  l’origine del cyber-collaborazionismo citando le pseudo ONG USA, soprattutto Freedom House e OTPOR, incaricate di reclutare e formare i giovani candidati alla “rivoluzione 2.0”.

 

Notiamo che Samir Dilou, in un comunicato del 13 febbraio scorso, ha smentito l’informazione secondo cui Freedom House avrebbe formato 200 attivisti algerini, come anche l’apertura di un ufficio di Freedom House a Tunisi. Si tratta evidentemente di una menzogna, giacché è stato proprio  David Kramer, presidente di questa pseudo-ONG, ad annunciare nel novembre 2012, durante la sua visita in Tunisia, l’imminente apertura di un loro ufficio a Tunisi.

 Samir Dilou ha ragione di mentire: è lui stesso membro della Freedom House.

 

LUC MICHEL :

« VERSO UN NUOVO COLPO DI MANO OCCIDENTALE IN ALGERIA? »

 

Algeria, aprile 2013 – In Algeria le reti di destabilizzazione sono operative dalla fine del 2010, si sono già fatte la mano in gennaio, poi in agosto-settembre 2011. La crisi libica, l’aggressione alla Siria e le operazioni NATO in Sahel hanno semplicemente rinviato il momento in vista di un colpo di stato filo-occidentale …

 

http://www.lucmichel.net/2013/07/11/luc-michel-verso-un-nuovo-colpo-di-mano-occidentale-in-algeria/

 

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(nella foto, Srdja Popovic, dirigente di Canvas / logo Otpor- Algeria)

 

 

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